..Che brutta…………questa TV
La TV pubblica ultimamente non ne prende una.
Possono giustificare Vespa e la sua intervista a Salvo Riina, figlio del famigerato boss pluriomicida, definendolo addirittura “colpo giornalistico”Gramellini; o intervista condivisa e ritenuta interessante “per far luce su una mentalità”Lucarelli.
A me fa specie.
E a quanto pare non sono l’unica.
Non si tratta di falsi moralismi, da parte mia e di tutti coloro che si trovano in disaccordo con questo genere di TV, ma si tratta di indignazione per chiara mancanza di contenuti.
La mia impressione è che l’obbiettivo primario sia l’audience. Questa forma di marketing avrà il suo perché, ma si dovrebbe avere un certo “stile”.
E questa mancanza di stile e di contenuti la ritrovo sempre oggi, e sugli stessi canali di informazione dove leggo che Raffaele Sollecito sarà un’opinionista criminologo……….ma dai……. questa è pure peggio dell’intervista a Salvo Riina.
“Ho maturato sulla mia pelle l’esperienza mediatica e giuridica, devo pagare 1,3 milioni di euro per il processo” R.Sollecito.
Credo che queste parole si commentino da sole………
Non entro nel merito della giustizia, non sono il boia, e tanto meno l’inquisizione. Ciò che ha fatto o non, lo sa lui e la sua coscienza, ma…… un’ingegnere che si appresta a fare l’opinionista CRIMINOLOGO…… quando ci sono specialisti del settore che sono senza lavoro, l’uso dei verbi e dei congiuntivi potrebbe approfondirlo. E poi come mai gli si offre un’ingaggio televisivo per pagare le spese processuali, non mi sembra che questo tipo di trattamento sia previsto per tutti i processati. Ad ogni modo, per fugare ogni dubbio sulla sua preparazione basta sentire l’intervista sul “corriere TV”.
Altra perla fantastica sono i commenti dei vari critici alla trasmissione Dell’isola……dei F……
Dove si attacca la Marcuzzi per i suoi outfit in trasmissione…….o per le troppe “POPPE” al vento dei concorrenti……e non si pensa a tutto il resto, agli errori tecnici fatti alla base della scelta di casting e degli.. opinionisti di trasmissione….insomma come dice Aldo Grasso “le cose non funzionano perché sono sbagliate in partenza”.
Sembra quasi una metafora per descrivere il nostro paese……del resto se la Tv rappresenta lo stato…. siamo proprio messi bene.
Ma a una mamma del sud, se togli la tv cosa resta…..io torno a vedere il “orange is the new black” su Netflix, le carceri femminili di sicuro hanno contenuti più appropriati della Tv pubblica, e una mamma può imparare moltissimo dalle galeotte del Lichfield Penitentiary.