da Mafalda Fusilli | Mar 8, 2017 | Blog, Riflessioni
E’ nelle ricorrenze come oggi che il mio essere mamma ha molto più valore, molto più senso.
Essere mamma di figli maschi, oggi, nella festa della donna, ha ancora un altro significato la mia responsabilità si amplifica, il mio compito si infittisce.
E’ il ruolo più importante della mia vita quello di formare, due maschi che un giorno, me lo auguro con tutta me stessa, saranno due uomini.
E mi auguro anche, che possano essere Uomini con la “U” maiuscola, ma questo dipenderà anche da me, da ciò che sarò capace di trasmettergli attraverso il mio amore, ma anche attraverso il rispetto che pretenderò del mio essere Donna.
Io li ho generati, ma il compito più arduo è crescerli, è una grande responsabilità, senza fine, quella di monitorare e valutare i loro comportamenti, la loro considerazione per il prossimo, ma soprattutto, visti i tempi che viviamo, la loro considerazione per il genere femminile, per la Donna.
Se durante la mia giovinezza la ricorrenza per la festa della donna era un momento quasi glamour fatto di fiori, e regali, nella mia maturità ha assunto connotati molto più significativi, come il valore, il rispetto del genere femminile, la considerazione della libertà di agire.
E’ proprio in questo giorno, in questa festa dagli innumerevoli aspetti che il mio pensare va alle donne che sono madri, che hanno generato ed amato i propri figli maschi, e che improvvisamente, e forse non sempre così all’improvviso, li hanno visti trasformare in mostri, assassini, violenti, picchiatori.
Figli disorientati e spaventati, incapaci di reagire alle difficoltà della vita, ai quali ci si è dimenticati di insegnare che non c’è bisogno della violenza per imporsi, e per dimostrare il proprio valore, la propria mascolinità.
Figli capaci di ricorrere solo al proprio istinto animale per difendersi.
Figli che hanno pensato alla Donna come essere inferiore, perché così gli è stato insegnato, da padri violenti, da madri sottomesse o troppo superficiali.
Il mio tributo a questo giorno, è la mia volontà di essere rispettata come donna prima nella mia famiglia e poi nel resto del mondo, è la mia volontà di essere un esempio per i miei figli che possano pensare che tutte le donne sono come me e non ce n’è nessuna inferiore o meritevole di essere trattata diversamente.
Il fiore che riceverò, l’augurio che mi sarà fatto, il rispetto che mi sarà dato sarà un esempio per i miei figli, un insegnamento per come dovranno interagire con le Donne della loro vita. E se solo metteranno in pratica la metà di quello che gli avrò trasmesso, la mia vita di Donna, il mio essere mamma avrà avuto un Senso.
PS: Da un piccolo esercizio di scrittura il mio primo TAUTOGRAMMA
Mafalda
Meravigliosamente Mamma,
Moderatamente Moglie
Magicamente Me
Mattiniera, Mangiatrice, Miscredente Maestra
Mostruosamente Matta
Mio Malgrado
Miracolosamente Migliore.
Una mamma del sud
da Mafalda Fusilli | Set 4, 2016 | Blog, Riflessioni
Ebbene, sembrerebbe in dirittura d’arrivo anche questa stagione estiva.
Sulle riviste e magazines si fa già riferimento ai cambiamenti d’autunno. Dunque, come preservare la pelle stressata, come approcciare il rientro alla quotidianità, come scrollarsi di dosso gli effetti dei bagordi estivi, per ritrovare la carica.
Io preferisco l’autunno, anzi è da sempre la mia stagione preferita, per i colori, sapori, per il clima, mi sento più a mio agio; mi rende riflessiva e romantica.
E poi diciamocela tutta l’estate è stressante. Per noi donne ancora di più, e non voglio fare riferimento alle difficoltà quotidiane e ai veri problemi, voglio parlare di qualcosa che può sembrare davvero stupido, ma che in fondo è quella spina nel didietro ( come KiriKù) che non lascia in pace nessuna, anche quelle che dicono di non avere nessun problema e di accettarsi per quelle che sono….Che bufala.
A partire dalla primavera veniamo bombardate dalla carta stampata e non solo, su come bisogna tornare i forma Sulla Odiosa espressione “prova costume” su come fare se il tempo è poco a rimediare…..Nel mentre si fa riferimento all’autostima, forse perché è di moda o c’è davvero qualcuno che riflette: come nutrire l’autostima, quella pianta che dovrebbe essere seminata col corredo genetico e poi nutrita….E ancora, la vita delle donne si rappresenta con un grafico ad U, e la parte più bassa dovrebbe corrispondere a 42 anni…..Che ciorta, mi aspetta proprio un bel compleanno con questa consapevolezza. E ancora, bisogna essere se stessi ecc ecc, ma chi ci crede ancora;
basti pensare a Emy Schumer che ha basato tutto il suo repertorio comico e la sua carriera sull’autoironia derivante dal peso, ma guai a far riferimento a lei come una plus size.
Dunque, prendendo spunto proprio da Marie Clare di Luglio: sono grassa ma lo posso dire solo io. Metti le cosce in pace, fattene una ragione, resteranno grosse, respira….Sarai una dimagrita meglio di niente…hai fame E mangia… cerca di ingannare il metabolismo??Sharee dice piccoli pasti nell’arco della giornata, ma quanto piccoli. Il culo è grande? Va bene così non devi pensare a tutto tu lo ha detto pure Beyoncé. Aiutooooo!
Dunque tornando alla mia estate..Stesa sul lettino in una bellissima isola del Mediterraneo..giusto per restare nell’anonimato…..guardo le mie vicine di ombrellone calienti e veraci, che commentano le dottrine acquisite ad alta voce, facendosi i complimenti da un ombrellone all’altro sugli ultimi miglioramenti fisici, non di certo dovuti a madre natura, ma a qualche luminare della chirurgia plastica, perché non puoi pensare di lasciar fare alla forza di gravità devi reagire e spararti due seni alla Venusia quella di Mazinga Zeta. Discutono Su come schiarirsi la pelle macchiata dalla costante crema nivea con protezione -10, che continuano imperterrite a stendersi sul viso, o ancora come bisogna mettersi in posa per cercare di avere il migliore effetto selfie.
E io continuo a pensare che devo coltivare e innaffiare prima dei quarantadue perché altrimenti “caput”.
Ma come faccio proprio durante la bella stagione quando è l’intero cosmo che ce la mette tutta per ridimensionarti….Per quanto voglia far leva su tutto ciò che posso sapere sul piacersi, accettarsi, stimarsi e di certo non sono una novellina,su questioni di cellulite, cuscinetti, ritenzione, e culotte di Chevall (che ancora non ho capito di cosa si tratti); sui quaranta di oggi che non sono quelli di ieri, chi dice meglio, chi dice peggio; che non bisogna confondere il rilassamento cutaneo con qualcos’altro; che il sole fa bene perché aiuta a fissare le vitamine, ma solo quello buono e non quello cattivo; che non è dignitoso non saper accettare i propri difetti figuriamoci l’età….sono costretta a guardarmi intorno ancora gonfia di tutto ciò che ho appreso per sgonfiarmi in un nanosec perché il costume F**k sta meglio alla mia vicina che a me, mi sgonfio anzi mi buco come un palloncino e scoppio perché un tempo mi sentivo una pantera a Ischia e un Bufalo Americano a Formentera, oggi sono un ibrido tra una Scimmia urlatrice( colpa dei figli) e un marsupiale sempre in gestazione ovunque mi trovi. Ma voglio comunque dire che la mia autostima è alta perché secondo le riviste se ti circondi di bello ti sentirai più bella.
Allora consiglio di finire tutto sulle spiagge del Portogallo dove ci sono natiche che sfidano il cosmo e le sue leggi per tornare a casa e pensare dentro di me sono una di loro……
A parte gli scherzi e le battute, dico solo che vorrei un po’ di coerenza almeno nelle riviste e nelle pubblicità, perché sembra poco ma sono un tarlo al cervello anche per chi dice di non pensarci affatto.
A tal proposito vorrei citare un monologo tratto da uno dei miei film preferiti TUTTO SU MIA MADRE di P.Almodovar, lo declama Agrado dove parla di quanto ha speso per diventare donna:”Costa molto essere autentica, signora mia. E in questa cosa non si deve essere tirchi. Perché una è più autentica quanto più somiglia all’idea che ha sognato di se stessa.” Ecco chi ha capito tutto dell’ autostima…..
da Mafalda Fusilli | Mag 8, 2016 | Blog, Famiglia
Ha sempre detto… “chi ha la mamma non piange”…. lei sa!
La sua mamma è andata via molto presto.
Non ha mai sopportato di sentir parlar male delle “figlie di mamma” come dice lei.
Ha una sua teoria “fai e ti sarà fatto”, e così lei ha amato profondamente la sua mamma, e non solo, e quindi è, e sarà amata profondamente.
Non ha mezzi termini, ha sempre detto quello che pensa, anche quando fa male da morire, però questo serve, perché ti scuote fin nel profondo, e sai che lo dice perché:
“chi ti vuole bene più di una mamma”.
Ti ha sbattuto fuori di casa, e non ti ha fatta rientrare fin quando tu, piccola bambina di dieci anni, non hai affrontato quel gruppo di ragazzi più grandi di te, che ti prendeva in giro, passandogli in mezzo a testa alta.
Ti ha spiaccicato in faccia la realtà, spalmandotela ben bene quando rifiutavi di vederla perché era troppo scomoda per te.
Ti ha raccolta da terra quando il dolore era troppo forte e ti piegava in due, ti ha curata, ti ha ascoltata, e poi ti ha accompagnata dove dovevi andare sempre accanto a te, come una seconda spina dorsale, quando la tua era messa male.
Ti ha ripetuto costantemente ” sei carina, ma questo non basta, ci vuole cervello, ci vuole cultura perché quella resta negli anni, la bellezza svanisce….”
Quando hai deciso di fare una cosa più grande di te, e poi ti sei spaventata da morire, lei era lì e ti ha detto “adesso hai fatto questa scelta e non si torna a casa, quello che sarà sarà devi tener duro”.
Non si è mai fatta scrupoli nel dire che stavi male, che eri troppo grassa o troppo magra, che i capelli erano orrendi, che il vestito scelto era orribile, che sembravi un salmone o un arbusto, a seconda del caso, ma era lì,… sempre…., prima a consigliarti a spingerti a migliorare.
Ha sempre detto “La tua dignità, è preziosa….Niente e nessuno deve schiacciarla”
Ti ha punita, ti ha picchiata, ti ha inseguita, ti ha spinta…… sostenuta, nutrita di amore cibo e parole, alle cinque di mattina, alle undici di sera, a notte inoltrata, senza mai stancarsi di sentire le stesse cose, solo perché ne avevi bisogno, lei c’era.
Tutto sempre per te….anche quando era sbagliato…. lei non lo sapeva perché:
“un genitore, anche quello più bravo sbaglia sempre”.
Adesso sei grande, lo vedi da come ti guarda, il suo amore, il suo sostegno, la sua approvazione la leggi nei suoi occhi, nei suoi gesti, ma non manca mai di consigliarti, non smette mai di chiedere cos’hai he non va, che cosa è successo, come ti senti.
Resta a casa sua, non vuole disturbare, non chiede nulla di più di quello che ha, è sempre li, ti aspetta……..ti pensa……
Oggi fa molto la nonna, con la stessa grinta, lo stesso coraggio, lo fa per te, per i tuoi figli, per tuo marito, per tuo fratello……Lei è sempre la stessa….
Giusta o sbagliata
E’ sempre la mamma………
PS: Non metterò mai una sua foto le odia………
Auguri Mamma
da Mafalda Fusilli | Mar 23, 2016 | Blog, Cucina
Avrei dovuto fare la spesa per poter fare la mia ottima pasta e piselli…..ma la pioggia e l’otite di Edo hanno impedito l’esecuzione di uno dei miei piatti migliori di primavera.
Non bisogna mai darsi per vinti, il frigo ha mille potenzialità soprattutto quando lo devi svuotare in vista delle future vacanze…….
Dunque ideoooonaaa… un bel timballo di spaghetti svuota frigo e riempi pancia…….
Da notare il mio tempismo per qualsiasi forma di dieta pre Pasqua……..ma queste sono altri problemi.
dunque parliamo della ricetta..
500 gr di spaghetti possibilmente doppi…..chitarra….vermicelli……
8 uova fresche….. ovviamente dell’oasi naturale
piselli freschissimi…….primizie che costano quanto l’oro
parmigiano
salsiccia piccante calabra
ricotta secca di Montella
scamorzone di Bagnoli
un pizzico di pepe
una noce di burro
olio evo siciliano.
Cuocere i piselli con un goccio di Fiano di Avellino e far rosolare.
Intanto cuocere gli spaghetti, se si mischiano diverse tipologie per svuotare la dispensa occhio alla cottura, io li tolgo sempre molto al dente, perché subiranno una seconda cottura.
Sbattere le uova con vigore aggiungere un pizzico di pepe e parmigiano.
Una volta scolati gli spaghetti aggiungere il burro per non fare una colla, aggiungere i piselli e tutti gli altri ingredienti un po’ alla volta.
Una volta che si è amalgamato il tutto aggiungere il battuto di uova e continuare ad amalgamare.
Nel mentre mettere olio evo in una padella antiaderente, io scelgo quelle in pietra sono ottime.
Versare il contenuto nella padella e coprire, cuocere a fuoco lentissimo, controllando la cottura, quando lo si ritiene opportuno con l’aiuto del coperchio girare il timballo mettendo un piatto sotto per recuperare i liquidi che potrebbero sfuggire.
Continuare la cottura sempre con molta attenzione.
Occhio……..non va servito molto caldo altrimenti si sfalda…….
Buon appetitoooooo.
da Mafalda Fusilli | Mar 19, 2016 | Blog, Riflessioni
Ti ho cercato in casa ma non c’eri.
Mi sono spinta fin qui e ho sentito la radio.
Strana questa canzone, che significa l’era del cinghiale, ma poi il cinghiale non è bianco oppure si.
Fa molto caldo.
Perché stai sorridendo, ho cercato di capire se avevate litigato, ma credo di no, mamma non mi sembrava triste, mentre era in cucina.
Guarda questo albero si chiama oleandro, non fa tanta ombra, però ha un odore così bello lo sento solo in questo posto.
I fiori sono rosa mentre in quello vicino alla spiaggia sono bianchi.
Prima siamo andati al bar dell’hotel mentre tutti dormivano, ho comprato una coppetta di gelato bianco con un disegno al cioccolato nel centro.
Fortuna ha fatto cadere la sua e si è messa a piangere.
Mi piace andare in giro mentre tutti dormono dopo pranzo. Fa molto caldo ma non ci sono rumori, tutto sembra più lento e se guardi lontano lontano sembra che ci sia sempre l’acqua. E’ tutto più fermo, immobile.
Perché te ne stai solo , qui, in macchina papà?
Sei arrivato solo ieri sera.
Due settimane da solo senza di noi, cosa hai fatto?
Ho accompagnato la mamma a telefonarti dalla cabina, mentre preparavano la pizza gigante alla pizzeria degli americani.
Restano altre due settimane di vacanza e poi torniamo a casa.
No, non sono triste, sono contenta che torniamo tutti insieme.
Chissà se sembrerò più grande quando torno!
Questo strano cantante non l’ ho mai sentito.
Perché lo ascolti da solo papà?
Qui, sotto l’oleandro con lo sportello della macchina aperto.
Hai lavorato tanto?
Ci hai pensato?
La sera stavi sul letto a mangiare il panino, oppure restavi in cucina seduto vicino alla finestra del terrazzo.
Io sono felice che sei tornato.
Siamo andati dall’altro lato del fiume e Bruno ha lanciato le ciabatte nell’acqua all’improvviso.
L’acqua del fiume è molto fredda, lo attraversiamo dove è più bassa.
Dicono che ci sono i serpenti.
Hai mai attraversato un fiume?
Tu non hai paura dei serpenti?
Tu non hai mai paura papà!
Nonna, un giorno, è venuta con noi sulla spiaggia, ma non è andata dall’altra parte del fiume perché era troppo lontano.
Mamma e nonna hanno litigato e poi hanno litigato anche con gli zii, perché ha detto la nonna che ci hanno lasciate sole.
Ma tanto adesso ci sei tu papà, e noi non siamo più sole.
Sono sicura che l’ombrellone piantato meglio sarà il nostro, perché tu fai il fosso più grande.
Lo sai che ieri non abbiamo fatto il bagno perché il mare era agitato.
Le onde erano altissime.
Ogni onda che si ritirava, mi scavava un fosso sotto i piedi e la mia ombra era sempre più bassa.
Adesso mi sono ricordata, tu hai una paura papà…….Hai paura del mare,ma non ti devi preoccupare ti posso aiutare io a nuotare………..
Al mio papà che mi ha fatto trascorrere delle splendide vacanze, da piccola, e che ancora oggi ricordo e racconto.
Auguri Giuseppe.