l’estate sta finendo

l’estate sta finendo

Ebbene, sembrerebbe in dirittura d’arrivo anche questa stagione estiva.

Sulle riviste e magazines si fa già riferimento ai cambiamenti d’autunno. Dunque, come preservare la pelle stressata, come approcciare il rientro alla quotidianità, come scrollarsi di dosso gli effetti dei bagordi estivi, per ritrovare la carica.

Io preferisco l’autunno, anzi è da sempre la mia stagione preferita, per i colori, sapori, per il clima, mi sento più a mio agio; mi rende riflessiva e romantica.

E poi diciamocela tutta l’estate è stressante. IMG_0377Per noi donne ancora di più, e non voglio fare riferimento alle difficoltà quotidiane e ai veri problemi, voglio parlare di qualcosa che può sembrare davvero stupido, ma che in fondo è quella spina nel didietro ( come KiriKù) che non lascia in pace nessuna, anche quelle che dicono di non avere nessun problema e di accettarsi per quelle che sono….Che bufala.

A partire dalla primavera veniamo bombardate dalla carta stampata e non solo, su come bisogna tornare i forma Sulla Odiosa espressione “prova costume” su come fare se il tempo è poco a rimediare…..Nel mentre si fa riferimento all’autostima, forse perché è di moda o c’è davvero qualcuno che riflette: come nutrire l’autostima, quella pianta che dovrebbe essere seminata col corredo genetico e poi nutrita….E ancora, la vita delle donne si rappresenta con un grafico ad U, e la parte più bassa dovrebbe corrispondere a 42 anni…..Che ciorta, mi aspetta proprio un bel compleanno con questa consapevolezza. E ancora, bisogna essere se stessi ecc ecc, ma chi ci crede ancora;

basti pensare a Emy Schumer che ha basato tutto il suo repertorio comico e la sua carriera sull’autoironia derivante dal peso, ma guai a far riferimento a lei come una plus size.

Dunque, prendendo spunto proprio da Marie Clare di Luglio: sono grassa ma lo posso dire solo io. Metti le cosce in pace, fattene una ragione, resteranno grosse, respira….Sarai una dimagrita meglio di niente…hai fame E mangia… cerca di ingannare il metabolismo??Sharee dice piccoli pasti nell’arco della giornata, ma quanto piccoli. Il culo è grande? Va bene così non devi pensare a tutto tu lo ha detto pure Beyoncé. Aiutooooo!

Dunque tornando alla mia estate..Stesa sul lettino in una bellissima isola del Mediterraneo..giusto per restare nell’anonimato…..guardo le mie vicine di ombrellone calienti e veraci, che commentano le dottrine acquisite ad alta voce, facendosi i complimenti da un ombrellone all’altro sugli ultimi miglioramenti fisici, non di certo dovuti a madre natura, ma a qualche luminare della chirurgia plastica, perché non puoi pensare di lasciar fare alla forza di gravità devi reagire e spararti due seni alla Venusia quella di Mazinga Zeta. Discutono  Su come schiarirsi la pelle macchiata dalla costante crema nivea con protezione -10, che continuano imperterrite a stendersi sul viso, o ancora come bisogna mettersi in posa per cercare di avere il migliore effetto selfie.

E io continuo a pensare che devo coltivare e innaffiare prima dei quarantadue perché altrimenti “caput”.

Ma come faccio proprio durante la bella stagione quando è l’intero cosmo che ce la mette tutta per ridimensionarti….Per quanto voglia far leva su tutto ciò che posso sapere sul piacersi, accettarsi, stimarsi e di certo non sono una novellina,su questioni di cellulite, cuscinetti, ritenzione, e culotte di Chevall (che ancora non ho capito di cosa si tratti); sui quaranta di oggi che non sono quelli di ieri, chi dice meglio, chi dice peggio; che non bisogna confondere il rilassamento cutaneo con qualcos’altro; che il sole fa bene perché aiuta a fissare le vitamine, ma solo quello buono e non quello cattivo; che non è dignitoso non saper accettare i propri difetti figuriamoci l’età….sono costretta a guardarmi intorno ancora gonfia di tutto ciò che ho appreso per sgonfiarmi in un nanosec perché il costume F**k sta meglio alla mia vicina che a me, mi sgonfio anzi mi buco come un palloncino e scoppio perché un tempo mi sentivo una pantera a Ischia e un Bufalo Americano a Formentera, oggi sono un ibrido tra una Scimmia urlatrice( colpa dei figli) e un marsupiale sempre in gestazione ovunque mi trovi. Ma voglio comunque dire che la mia autostima è alta perché secondo le riviste se ti circondi di bello ti sentirai più bella.

Allora consiglio di finire tutto sulle spiagge del Portogallo dove ci sono natiche che sfidano il cosmo e le sue leggi per tornare a casa e pensare dentro di me sono una di loro……

A parte gli scherzi e le battute, dico solo che vorrei un po’ di coerenza  almeno nelle riviste e nelle pubblicità, perché sembra poco ma sono un tarlo al cervello anche per chi dice di non pensarci affatto.

A tal proposito vorrei citare un monologo tratto da uno dei miei film preferiti TUTTO SU MIA MADRE di P.Almodovar, lo declama Agrado dove parla di quanto ha speso per diventare donna:”Costa molto essere autentica, signora mia. E in questa cosa non si deve essere tirchi. Perché una è più autentica quanto più somiglia all’idea che ha sognato di se stessa.” Ecco chi ha capito tutto dell’ autostima…..

 

Amo Lucia Berlin.

Amo Lucia Berlin.

Amo Lucia Berlin.

In Italia è La donna che scriveva racconti di Bollati e Bordigheri.

Ho letto il libro non potendo fare a meno di prendere appunti.

Storie brevi, semplici,  persone al margine della vita, ma vere sempre più vere.

Ho letto questo libro con calma, quasi una voluta lentezza, un po’ perché provavo dolore all’idea di separarmene, un po’ perché volevo farlo mio, inglobarlo come in una fagocitosi.

Ho letto la vita di Lucia Berlin, un romanzo di vita reale, una vita avventurosa sofferente, entusiasmante tra Alaska, New Mexico, Cile, Texas, Messico, California.

Ho trovato lei in ogni suo racconto, anche quando palesemente si capiva che il tutto era romanzato da una penna poetica, sognante.

I suoi racconti, la povertà, la ricchezza, la dipendenza dall’alcol, le droghe, le disintossicazioni, tutte verità indistinguibili tra storie vere e inventate.

Il suo stile diretto, semplice, immediato. Frasi brevi, incisive. Ambienti descritti in modo sublime tra colori e profumi.

Gli amori commoventi, gli incontri con persone straordinarie, poeti dei sentimenti.

Le sue esperienze come donna delle pulizie, che dà il titolo all’edizione americana del libro “Manuale per donne delle pulizie”, la sua lunga lotta all’alcolismo, la maternità sperimentata per quattro volte, quattro matrimoni, tanti amori, l’insegnamento nelle scuole e poi al college,  il lavoro al pronto soccorso negli anni settanta. La sua famiglia d’origine, i nonni, i suoi genitori e poi sua sorella, che morirà prima di lei per un cancro.

Tutta la sua vita è stata una profonda ispirazione, umorismo anche nella sofferenza.

Ho avuto una folgorazione e sto cercando di continuare questa love story leggendo Lucia in lingua originale. Ho finito Where I Live Now, in lingua originale perché purtroppo non si trovano traduzioni in lingua italiana; la mia ricerca continua perché non è semplice reperire i suoi libri anche in lingua inglese, tutti racconti che nel corso degli anni sono stati pubblicati su riviste, e che le hanno permesso di vincere diversi premi per la letteratura.IMG_4830

Amo Lucia Berlin, è diventata una mia amica, lei, Carlotta, Mona, Maggie, Dolores, Maria. Ho pianto quando ho letto la storia di Carmen in Mijito. Ho riso con il dottorH.A Moynihan, per poi scoprire che quel pazzo dentista era il nonno materno della scrittrice. Mi ha commosso Let me see you smile, con le sue crude verità.

La donna che scriveva racconti resterà sul mio comodino, non lo metterò insieme agli altri, perché per me è qualcosa di speciale che non può essere mischiato; sono quelle sensazioni che si manifestano a pelle e che poi, almeno per me, si concretizzano sempre in grandi esperienze.

Amo le cose normali, perché è nella reale normalità che si trova la vera rivoluzione dei nostri giorni, e Lucia lo aveva già capito tanto tempo fa.

Consiglio di leggere questo libro a tutti quelli che hanno voglia di reale normalità, di spaccati sociali tristi ma veri, di sentimenti concreti, a coloro che vogliono piangere ridendo, che vogliono sentirsi pieni.

 

Smettiamo di farci i fatti nostri

Smettiamo di farci i fatti nostri

“NON RAGIONIAM DI LOR, MA GUARDA E PASSA”

Gli ignavi, anime di coloro che scelsero di non schierarsi mai, indegni del Paradiso tanto quanto dell’Inferno, anime misere, che non son degne di essere guardate troppo a lungo.

Che genio Dante Alighieri, quanto  ha visto lungo.

Ignavi che ancora oggi nella nostra società non prendono posizione, che permettono all’ennesima donna di essere perseguitata, bruciata;

ignavi che non si fermano ad una richiesta di aiuto;

ignavi che permettono all’ennesima folle maestra di imporre la sua crudeltà alle piccole vittime.

Ignavi, gente omertosa, che pensa di dissociarsi  girandosi dall’altro lato, senza prendere posizione rispetto alle crudeltà perpetrate.

Come si può non intervenire al pianto straziante dei bambini, ai loro sguardi atterriti, alle lacrime versate in silenzio, quale folle peccato hanno potuto commettere quelle povere anime innocenti.

Come si fa ad andare avanti senza pensare, che quella donna che chiedeva aiuto era in pericolo.

Quale giustificazione può accompagnare il sonno di questi omertosi, colpevoli, alla pari , se non di più dei carnefici.

La contraddizione che costringe una società alla sua miseria morale, è ancora più manifesta quando si pensa che viviamo in un mondo senza privacy, con social network, gruppi Wapp, applicazioni per intercettare, telecamere,ecc.

Vedere, assistere, capire, non è abbastanza per agire, non ci si può schierare,

il motto è “io mi faccio i fatti miei”, “io non litigo con nessuno”, come se fossero dei valori.

Certo è più facile scorrere le bacheche e farsi i fatti degli altri in silenzio.

Siamo pronti a spiare da qualsiasi angolo, ma prendere posizione e agire è troppo difficile.

La mia riflessione spero sia quella di tanti.

Smettiamo di farci  i fatti nostri

Smettiamo di farci i fatti degli altri in modo sbagliato

Smettiamo di fare gli ignavi.

Perché gli ignavi sono: “Gente in cui fa notte innanzi sera, gente da basto, da bastone, da galera.”

 

A me. Ma soprattutto a Te.

A me. Ma soprattutto a Te.

Ha sempre detto… “chi ha la mamma non piange”…. lei sa!

La sua mamma è andata via molto presto.

Non ha mai sopportato di sentir parlar male delle “figlie di mamma” come dice lei.

Ha una sua teoria “fai e ti sarà fatto”, e così lei ha amato profondamente la sua mamma, e non solo, e quindi è, e sarà amata profondamente.

Non ha mezzi termini, ha sempre detto quello che pensa, anche quando fa male da morire, però questo serve, perché ti scuote fin nel profondo, e sai che lo dice perché:

“chi ti vuole bene più di una mamma”.

Ti ha sbattuto fuori di casa, e non ti ha fatta rientrare fin quando tu, piccola bambina di dieci anni, non hai affrontato quel gruppo di ragazzi più grandi di te, che ti prendeva in giro, passandogli in mezzo a testa alta.

Ti ha spiaccicato in faccia la realtà, spalmandotela ben bene quando  rifiutavi di vederla perché era troppo scomoda per te.

Ti ha raccolta da terra quando il dolore era troppo forte e ti piegava in due, ti ha curata, ti ha ascoltata, e poi ti ha accompagnata dove dovevi andare sempre accanto a te, come una seconda spina dorsale, quando la tua era messa male.

Ti ha ripetuto costantemente ” sei carina, ma questo non basta, ci vuole cervello, ci vuole cultura perché quella resta negli anni, la bellezza svanisce….”

Quando hai deciso di fare una cosa più grande di te, e poi ti sei spaventata da morire, lei era lì e ti ha detto “adesso hai fatto questa scelta e non si torna a casa, quello che sarà sarà devi tener duro”.

Non si è mai fatta scrupoli nel dire che stavi male, che eri troppo grassa o troppo magra, che i capelli erano orrendi, che il vestito scelto era orribile, che sembravi un salmone o un arbusto, a seconda del caso, ma era lì,… sempre…., prima a consigliarti a spingerti a migliorare.

Ha sempre detto “La tua dignità, è preziosa….Niente e nessuno deve schiacciarla”

Ti ha punita, ti ha picchiata, ti ha inseguita, ti ha spinta…… sostenuta, nutrita di amore cibo e parole, alle cinque di mattina, alle undici di sera, a notte inoltrata, senza mai stancarsi di sentire le stesse cose, solo perché ne avevi bisogno, lei c’era.

Tutto sempre per te….anche quando era sbagliato…. lei non lo sapeva perché:

“un genitore, anche quello più bravo sbaglia sempre”.

Adesso sei grande, lo vedi da come ti guarda, il suo amore, il suo sostegno, la sua approvazione la leggi nei suoi occhi, nei suoi gesti, ma non manca mai di consigliarti, non smette mai di chiedere cos’hai he non va, che cosa è successo, come ti senti.

Resta a casa sua, non vuole disturbare, non chiede nulla di più di quello che ha, è sempre li, ti aspetta……..ti pensa……

Oggi fa molto la nonna, con la stessa grinta, lo stesso coraggio, lo fa per te, per i tuoi figli, per tuo marito, per tuo fratello……Lei è sempre la stessa….

Giusta o sbagliata

E’ sempre la mamma………

PS: Non metterò mai una sua foto le odia………

Auguri Mamma